Cinque donne su 10 hanno sofferto di dolori mestruali durante il primo semestre del 2021, secondo uno studio di Kantar sui dolori più frequenti tra le donne. Il 76% di loro aveva un’età compresa tra i 18 e i 34 anni. Il disagio varia di intensità: può andare da un lieve processo infiammatorio associato al ciclo mestruale a patologie diagnosticate dopo molti mesi di sofferenza, come l’endometriosi o le cisti ovariche. In tutti i casi, il dolore mestruale può essere invalidante. Ci sono persino Paesi, come l’Italia o il Giappone, in cui le lavoratrici possono prendere un congedo per i dolori mestruali. In poche parole: la menstruazione è dolorosa. E, per attenuare il dolore, la donna si è sempre munita di farmaci, cioccolato e rimedi della nonna. È qui che è entrato in gioco il CBD, che si è fatto strada in questo santuario di soluzioni, diventando la prima scelta di chi è alla ricerca di prove scientifiche, ma non vuole abusare dei farmaci tradizionali.
Il CBD o cannabidiolo, estratto dalla canapa industriale, è uno dei cannabinoidi responsabili del potenziale terapeutico della pianta di cannabis. Come vi abbiamo già raccontato, questa sostanza naturale agisce sul nostro sistema endocannabinoide, una rete di comunicazione tra le cellule di tutto il corpo che bilancia un sacco di funzioni, quali l’appetito, il sonno, l’infiammazione e il dolore. In base a questa teoria, documentata da numerosi studi scientifici, il CBD allevia il peso delle mestruazioni per due motivi: alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione dell’utero..
Sebbene non esistano studi specifici sul CBD e il dolore mestruale, esistono ricerche che stabiliscono l’azione antinfiammatoria e analgesica del cannabidiolo nel dolore cronico di diversa intensità. Secondo le nostre utenti, l’olio di CBD hakuna Oil, nelle versioni al 10% di CBD e al 15% di CBD, allevia i crampi mestruali dopo due settimane di utilizzo. Da ProfesorCBD abbiamo anche olio di cannabidiolo al 5% e al 30%. Sono tutti full spectrum: oltre al CBD (protagonista della formula), contengono altre sostanze naturali associate a benefici per la salute, come CBG, CBN, CBC, terpeni e flavonoidi. Il loro livello di THC è sempre inferiore allo 0,2%. Nessuna autorità sanitaria ha segnalato effetti collaterali significativi associati all’uso del CBD, a differenza di quanto accade con altri farmaci. Altri motivi per cavalcare l’onda del CBD? Studi che sottolineano la capacità di questo ingrediente naturale di combattere i sintomi della sindrome premestruale: tensione, sbalzi d’umore, stanchezza, acne, dolori muscolari e articolari. La sua versatilità ha a che fare con l’omeostasi: l’equilibrio integrale del corpo umano che dipende, in larga misura, dal sistema endocannabinoide.
Le peculiarità di un formato in crescita
Il CBD può essere utilizzato in diverse forme: infiorescenza, crema, olio, eliquid, gel sportivo… Tuttavia, l’olio è la scelta preferita dalle nostre utenti che cercano aiuto per i crampi mestruali, “per la comodità di portarlo con sé o di integrarlo nel proprio beauty case come un altro prodotto per l’autocura”. In termini di utilizzo, gli oli di CBD in Spagna sono classificati come cosmetici. Vale a dire che, sebbene tutti gli studi sulla biodisponibilità consiglino l’assunzione per via sublinguale, nessuna azienda produttrice di CBD in Spagna può indicarlo. Fino a poco tempo fa era così, ma nel 2018 una modifica della legislazione ha rimosso il cannabidiolo dalla categoria degli integratori alimentari. In paesi come il Canada, gli Stati Uniti o il Regno Unito, l’olio di CBD viene ancora ingerito senza problemi. Per questo motivo sono disponibili tabelle di dosaggio di riferimento, a seconda dell’intensità del dolore. Ogni persona, come ricorda la Fondazione CANNA, reagisce in modo diverso, quindi è necessario ascoltare il proprio corpo fino a trovare ciò che funziona per noi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il CBD è una sostanza sicura al 100% e priva di effetti psicotropi.
L’olio di CBD ideale dovrebbe contenere cannabidiolo organico proveniente da coltivazioni di semi certificati dall’UE, gli unici legali in Spagna.
Tra l’altro, formati come gli assorbenti interni al CBD non godono dell’approvazione degli esperti, in quanto possono alterare l’equilibrio batterico della vagina.
Mille piccioni con una fava
Le nostre utenti sostengono che l’azione è migliore se l’olio viene usato ogni giorno, e non solo quando compare il dolore. Lo scopo è quello di rendere le mestruazioni sempre meno dolorose, non di alleviare un dolore puntuale in maniera isolata. È inoltre interessante notare come sia associato a una riduzione del mal di testa, un altro fastidioso compagno di molte donne durante il ciclo mestruale. Più riposo, pelle migliore… I benefici associati al CBD ne hanno fatto un ingrediente in voga nei laboratori scientifici di tutto il mondo. E questo è solo l’inizio.
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